c/o UNITRE
via Buonarroti 8/c
10036 Settimo Torinese
giovedì dalle 21 alle 23
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o Besimauda
Si sale per la strada sterrata, raggiunto un ponte sul Rio Grosso, dopo circa 50 metri a destra inizia il sentiero H9. In breve si raggiunge il Gias Morteis a quota 1634m. Qui due possibilità, proseguire per la strada sterrata oppure seguire l’indicazione del sentiero H9 vecchio; questo è praticamente parallelo alla strada ma più in basso; il sentiero si ricollega alla strada alle pendici della Cima Pravinè. A questo punto si può seguire la strada sterrata fino ad una fontana con l’indicazione a destra per la nostra vetta (sentiero L17); oppure seguire il filo del pendio fino alla Previnè e proseguire per tracce di sentiero fino a raggiungere una bellissima baita con abbeveratoio, Costa della Mula. Seguire il sentiero fino a raggiungere una pietraia di grossi massi che non presenta pericoli; ultimi 200m di dislivello ripidi e un po’ impegnativi. Sono sempre presenti lungo tutto il sentiero tacche gialle e bianco–rosse. La cima è aperta verso tutti i versanti, panorama dal Gruppo del Monte Rosa fino alle Alpi Marittime, se fortunati si può vedere il mare. Presente croce e libro di vetta. Discesa per il sentiero di salita.
Per iscrizioni ed informazioni telefonare al capo gita o inviare email alla sottosezione.
E-mail: cai.settimotorinese@gmail.com
Telefono: 3452734673
Termine ultimo iscrizione: giovedì precedente la gita
Durata: 1 gg
Partenza da: Meschie (CN) – Valle Pesio
Quota di partenza: 1230 m
Quota di arrivo: 2231 m
Dislivello: 1150 m
Tempo di percorrenza: 4h
Difficoltà: E
Esposizione: Nord/Est
Capo gita: Antonio Milani (AE)
Il report della nostra escursione
Escursione di circa 10 km e con dislivello complessivo di circa 1150m. Partecipanti 23 + un amico esterno.
Giornata stupenda. Alla prossima.
1) Dal parcheggio (1090m), dove troviamo questo cartello informativo della zona si inizia salendo per la strada sterrata, raggiunto un ponte sul Rio Grosso, dopo circa 50 metri a destra inizia il sentiero H9.
2) Consigliato per abbreviare e rimanere all’ombra.
3) In breve ci si trova alla fine del bosco, e qui si apre una finestra sui verdi prati. Siamo a Sella Morteis a quota 1470m.
4) Qui l'unica fontana del percorso che sembra non essere molto generosa....!!
5) Sella Morteis a quota 1470m.
Qui due possibilità, proseguire per la strada sterrata oppure seguire l’indicazione del sentiero H9 vecchio; questo è praticamente parallelo alla strada ma più in basso; il sentiero si ricollega alla strada alle pendici della Cima Pravinè.
Sconsigliato per attraversamento di pietraie e fitto bosco.
6) A questo punto si può seguire la strada sterrata fino all’indicazione a destra per la nostra vetta (bivio con sentiero L17).
7) Si prosegue per tracce di sentiero...
8) ...con anche questo ometto di pietre...
9) ...fino a raggiungere una bellissima baita con abbeveratoio (si attraversano prati fioriti stupendi).
10) Gias Pravinè 1812m.
11) Ormai la cima è sempre in vista.
12) Qui Maria che, con grande dedizione, si è prestata a farmi da secondo. Grazie.
13) Qualche piccola sosta per riprende fiato. Il caldo è molto pesante!!
14) Si segue il sentiero tra prati fioriti e rocce sempre più evidenti sino a raggiungere questa indicazione ben marcata che segna l'inizio del tratto pietroso.
15) Una pietraia di grossi massi che non presenta pericoli in quanto questi sono stabili; ultimi 200 metri di dislivello ripidi e un po’ impegnativi. Sono sempre presenti lungo tutto il sentiero tacche gialle e bianche-rosse.
16) E finalmente la cima... con questa segnaletica ed una grande croce di ferro.
17) Una piccola ape si riposa su uno dei cartelli presenti!! 18) La doverosa foto solitaria con la bandiera del CAI.
19) Una foto della lunga catena rocciosa che porta al Bric Costa Rossa (2403m) attraverso lo Sperone Centrale (2265m).
20) La città di Cuneo vista dalla cima.
21) Gruppo...quasi al completo!!
22) Rientriamo iniziando a scendere dalla pietraia.
23) Suggestiva!!
24) Gli ultimi due amici.
25) Salutiamo la Bisalta e la ringraziamo per averci regalato questa magnifica salita.
26) Questi magnifici prati fioriti ci rendono la discesa meno faticosa.
27) Dopo il bivio riprendiamo la mulattiera che ci riporta alla fontana vicino all'osservatorio. Nel mentre anche il tempo ci omaggia di una piccola rinfrescata che riceviamo con gratitudine.
28) La fontana poco generosa, nelle mani di Dino, diventa molto espansiva. Ha convinto anche lei!!
Riprendiamo la mulattiera bypassando il sentiero della mattina che in breve ci riporta al parcheggio delle auto.
Chiudiamo la giornata, sedendoci ai tavoli della "Baita delle Meschie" bevendo una buona birra in compagnia.