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30 MARZO 2025 | RIFUGIO E LAGO DELLA VECCHIA

Indicazioni segnate sulle pietre. Il rifugio della Vecchia è un tipico esempio di baita riadattata rispettando al massimo l’ architettura locale, ne deriva un simpatico ricovero di pietra con l'interno internamente rivestito in legno che ci riporta indietro nel tempo. Tranquilla camminata fattibile comodamente in 2-3 ore con 850 di dislivello e circa 5 km. di sviluppo. Possibile fare scorta di acqua nella prima parte del percorso. Facili sentieri e comode mulattiere adatti a tutti. L’itinerario parte dal paese, attraversando con comodo sentiero lastricato, un gruppo di case (ex baite). Dopo 30 minuti di cammino nel bosco la vegatazione si riduce e la visuale si allarga nel vallone. Dal lago, possibilità di proseguire per il colle omonimo. Il lago dista 200 metri lineari dal rifugio e si raggiunge attraverso comodo sentiero. Rientro per il sentiero di salita.

Per iscrizioni ed informazioni telefonare al capo gita o inviare email alla sottosezione.

E-mail: cai.settimotorinese@gmail.com

Telefono: 3452734673

Termine ultimo iscrizione: giovedì precedente la gita

Durata: 1 gg
Partenza da: Piedicavallo (BI) – Valle Cervo
Quota di partenza: 1030 m
Quota di arrivo: 1872 m
Dislivello: 850 m
Tempo di percorrenza: 3h
Difficoltà: E
Esposizione: Est
Capo gita: Antonio Milani (AE)

INTESTAZ. 1

10) Superata una ampia conca posta ai piedi dello scosceso versante sud della punta Chaparelle, si sale a sinistra guadagnando la marcata costa che originandosi dalla punta della Vecchia divide la conca del Lago dal vallone che si origina dal Colle.
11) Si risale il costolone e in breve si raggiunge l’alpe La Vecchia Superiore, Rifugio della Vecchia (1872 m).
12) Panoramica del fondo valle dal rifugio.
13) Al rifugio, chiuso per i mesi invernali, ci si rifocilla, qualcuno si riposa, e qualcuno accetta l'invito di andare a vedere il lago anche se ghiacciato.
14) Poco prima del rifugio la mulattiera prosegue verso sinistra e in una decina di minuti porta al lago della Vecchia (1858 m): poco prima del lago, a monte della mulattiera, sono incisi su un grosso masso la vecchia e l’orso (visibile soltanto nei mesi senza la neve). Noi prendiamo il sentiero alla sinistra del rifugio e ci dirigiamo verso il lago.
15) Lago della Vecchia (1868m).
16) La coltre di neve lo ricopre totalmente rendendolo perfettamente piatto e bianco come un foglio di carta.
17) La foto di chi si è unito per vedere questa meraviglia.
18) Si vede chiaramente il sentiero che conduce a mezza costa dal lago al rifugio.
19) Rientriamo al rifugio, ci rilassiamo ancora un momento e, 20) prima di partire per il rientro, una bella foto di gruppo scattata da un'improvvisata fotografa.
21) Si rientra...con un pò di difficoltà per via della neve che non resiste al forte calore del sole.
22) Bellissimo e comodo percorso, molto frequentato. Si snoda sulla sinistra orografica del torrente Cervo percorrendone interamente l’omonimo vallone sulla bella e antica mulattiera che collega Piedicavallo con Gaby in valle di Gressoney.Anche questa giornata è terminata nel migliore dei modi, seduti intorno al tavolo bevendo una rinfrescante birra (rigorosamente Menabrea) e parlando del più e del meno con qualche commento della giornata.

Escursione di circa 9 km e con dislivello complessivo di 800 m. Partecipanti 14 + 2 aggregati.

1) Dall’ampio parcheggio posto vicino al parco Ravere a Piedicavallo (1030m) si sale a sinistra e si raggiunge l’ultima piazzetta carrabile del paese, dove si prende a sinistra la via lago della Vecchia segnalata da numerosi cartelli e segnavia (E50).
2) Superata una gradinata e il lungo filare di case (Chioso), la mulattiera esce dall’abitato e prosegue tra due bassi muretti a secco.
3) Si continua seguendo la morfologia del terreno e dopo essere passati a valle di una vecchia casera e a fianco di una grande cappella votiva si raggiunge, dopo una decina di minuti, un importante bivio con cappelletta in pietra. Lasciata a sinistra la via per il vallone di Irogna, si prosegue diritto guadagnando quota attraverso una bella faggeta.
4) Superate altre due cappellette si giunge al bel borgo del Rosei (1179 m). Passati a fianco della chiesetta di S.Giovanni Battista, si attraversa la borgata e si continua in lieve salita.
5) Un lungo tratto rettilineo e un paio di tornanti portano a guadare il rio Cunetta. Si guadagna quota passando in prossimità delle ormai dirute casere dell’alpe Casetti (1410 m) e, 6) dopo alcuni ampi tornanti, si raggiunge il bivio dove si stacca, a destra, il sentiero per l’alpe Cunetta e il vallone dell’Ambruse (segnavia E51).
7) Una panoramica verso il Colle della Vecchia (2185m). Il suo nome deriva da leggenda locale la quale narra di una fanciulla che, dopo aver avuto notizia dell'uccisione del proprio promesso sposo, si rifugiò nei pressi del sottostante lago vivendo fino a tarda età in compagnia di un orso.7) Una panoramica verso il Colle della Vecchia (2185m). Il suo nome deriva da leggenda locale la quale narra di una fanciulla che, dopo aver avuto notizia dell'uccisione del proprio promesso sposo, si rifugiò nei pressi del sottostante lago vivendo fino a tarda età in compagnia di un orso.
8) Si prosegue a lieve pendenza lungo la mulattiera quasi rettilinea, 9) poi, con una lunga serie di risvolti ravvicinati (giri della Giarel) si superano pendii più ripidi pervenendo ai resti dell’alpe La Vecchia Inferiore (1727 m) posta su un piccolo pianoro.